I bianchi

Il suolo dell'area Doc Piave è ampiamente argilloso su base di caranto, un miscuglio di terra e roccia dolomitica depositatosi nel corso dei secoli durante le molte inondazioni del fiume Piave, ed irrorato da vene d’acqua profonda, ma caratterizzato anche dalla presenza delle grave, letti ghiaiosi costituiti da ciottoli di diversa misura derivanti dalle numerose alluvioni del Piave, che conferiscono ai vini bianchi quel loro inconfondibile bouquet.

Chardonnay

Lo Chardonnay è certamente uno tra i varietali a bacca bianca più diffusi al mondo e deve il suo nome all’omonima cittadina francese nella zona della Borgogna. Per la sua notevole capacità di adattamento a diverse condizioni climatiche in Italia è coltivato principalmente in Trentino Alto Adige, in Friuli Venezia Giulia ed in Veneto, sebbene negli ultimi anni si sia diffuso su tutto il territorio nazionale.

Ha uno stile giovane e fruttato che trasmette in degustazione i suoi delicati, ma persistenti aromi di frutta fresca che dai terreni argillosi sulle sponde del fiume Piave prima accoglie e poi restituisce.

Pinot Bianco

Il Pinot Bianco è un vitigno nobile a bacca bianca con origini molto antiche, risalenti sicuramente all'epoca romana, ed appartenente alla grande famiglia dei Pinot (in particolare è una mutazione genetica del Pinot noir): di colore giallo verdognolo, è un vino fresco con evidenti note fruttate.

Il Pinot Bianco del Piave interpreta con generosità e maestria le caratteristiche che rendono questo bianco dal profumo delicato ed armonico, un vino estremamente versatile e piacevole anche come apertivo.

Pinot grigio

Il Pinot grigio, vitigno dalla singolare bacca rosata deriva da una mutazione gemmaria del Pinot Noir ed è coltivato in Italia sin dalla fine dell’Ottocento, inizialmente in Friuli Venezia Giulia ed oggi presente in molte Denominazioni di origine controllata, tra cui la Doc Piave.

Il Pinot Grigio del Piave è apprezzato a livello internazionale per il suo gusto beverino ed il suo profumo fruttato e giovane che il terreno pianeggiante di origine alluvionale della nostra zona gli conferisce.

Prosecco

Il Prosecco è uno dei vitigni italiani a bacca bianca più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale: le sue origini sono incerte sebbene sia probabile che provenga dalla zona di Prosecco, ubicata sulle dolci colline sopra la città di Trieste.
Attualmente la zona di produzione delimitata dal disciplinare comprende 15 comuni tra cui Conegliano e Valdobbiadene, ma con la nuova vendemmia 2009 la legislazione sulla tutela del Prosecco subirà alcune importanti modifiche.

Il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene si riconosce per il colore giallo paglierino, la sua moderata corposità ed i profumi floreali e fruttati che passano direttamente al palato. E' perfetto per l'aperitivo nella versione spumante, ma anche a tutto pasto.

Sauvignon

Il Sauvignon, uno tra i vitigni a bacca bianca più diffusi nel mondo vinicolo proveniente dalla zona francese di Bordeaux, è da sempre apprezzato per la sua notevole capacità di adattamento a climi e terreni anche molto diversi tra loro.

Tra i filari dei vigneti che si estendono sulle grave del Fiume Piave il Sauvignon si arricchisce dei suoi aromi caratteristici con sentori erbacei e vegetali che ricordano l’erba appena falciata e l’ortica, cui si aggiungono affascinanti note di frutti esotici.

Tai

Il Tocai è un vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia, oggi ri-denominato Tai a seguito di un reclamo avanzato all’Unione Europea dall’Ungheria a causa della similitudine del nome con quello del proprio vino più famoso Tokay, sebbene non sia prodotto da vitigni Tocai.

Il Tai Doc Piave, coltivato nella pianura trevigiana da più di un secolo, si presenta in genere con una leggera nota salina al naso ed il suo tipico bouquet accompagnato da sottili aromi di fiori selvatici che rivelano poi una struttura compatta e tracce di mela e pesca al palato.